Privè ottobre 2013

Postato il

Radio_Rai_iphone_b_56575

L’episodio risale ancora alle vacanze estive. Sono in macchina con tutta la famiglia, saranno le ventidue circa. Cosa ascoltare è una faccenda delicata. In genere comandano le bambine. Ma non ce la facciamo più a sentire il cd delle Winx. Non male, per carità, ma ormai l’ho messo più di Unknown Pleasures e comincio a manifestare un leggero nervosismo. Le compilation? Il Festivalblat, mio raccoltone estivo ormai entrato di diritto, insieme agli agnolotti di Natale, nella tradizione di famiglia, ha già fatto diversi giri. Ho pronto Personal Record di Eleanor Friedberger, ma perdo l’attimo vincente. “E se mettessimo la radio?”. “Ok, no RTL o simili”. Questo sono io, patisco le radio incatenate all’heavy rotation. Sempre le stesse canzoni, sempre e sempre. E per giunta tre quarti mi fanno schifo. E mi entrano in testa. E hanno dei testi per idioti conclamati. E mi entrano in testa. “Mettiamo la RAI?”. Questo sono di nuovo io. La RAI ha buoni programmi e so che, visto che non ci sono eventi sportivi in corso, il resto della famiglia non temerà trappole. “Ok, metti la RAI”. C’è una voce femminile. Brava, ben impostata, non mi tratta come un cretino. Non sembra fatta di crack mentre dice cose tipo “ragazzi c’è un sole fantastico e scommetto che la Sara è già in spiaggia di brutto”. Mi rilasso, di sicuro non passeranno Pezzali. La conduttrice ci informa che ora toccherà a un artista eclettico, che ha saputo cambiare la propria musica sempre un attimo prima, un innovatore. Uno che ha introdotto l’elettronica nel proprio codice, cercando sempre di anticipare e cogliere i cambiamenti. Che ha inciso sui tempi, sia con i testi che con le sonorità. “Cristo” penso “meno male, adesso ascoltiamo Brian Eno”. Pochi secondi dopo parte Jovanotti. Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. È lui. Rischio di andare fuori strada, di sfasciare la serranda chiusa di Ortofrutticola da Silvana con il muso della macchina. Divento pazzo. Ma come? Ora, ognuno fa quello che vuole e per chi vuole, ma qui si sta esagerando. Sono settimane che tento di togliermi dal cervello Estate (io avrei voluto assistere alla riunione in cui hanno deciso il titolo) e adesso qui me la spacciano per il frutto di un genio? Stiamo parlando della canzone che fa “sento il mare dentro una conchiglia, estate, l’eternità è un battito di ciglia”? Quella? La stessa che finisce con “ma che caldo ma che caldo ma che caldo fa ma che caldo in questa città”? Dai. E poi anche questa cosa dell’elettronica. Smettiamola. L’elettronica esiste da almeno cinquant’anni e non è che basta mettere due bum bum o un synth alla cieca per diventare moderni. Smettiamola. Innovare è una cosa seria, nelle trame di cotone puro del pop più solare come nelle pieghe aguzze dell’avanguardia. Bisogna sapere e volerlo fare. Non è che vale sempre tutto. Così m’incazzo e spengo la radio. Perché sono certo che passeranno pure Pezzali. Inveisco, vorrei sputare, ma ho paura che mia figlia piccola lo scriva magari in un tema. Descrivi le tue vacanze: “Io e la mia famiglia siamo andati al mare. È stato molto bello. Mia mamma ci pettinava come bambole e mio papà sputava addosso alla radio”. Arrivati a casa li costringo a sentire Caldo dei Diaframma e Azzurro di Paolo Conte. Spiego la grandezza dei due brani, l’abbandono afoso della prima, la genialità popolare della seconda. Le fabbriche chiuse, il baobab. Sento che un po’ mi compatiscono. La verità è che a loro piace Jovanotti. Davvero. Si contengono, perché hanno paura che le denunci, ma lo apprezzano sinceramente. E allora vado a prendere gli Haxan Cloak, sento il bisogno di una cosa scurissima e buia, difficile e che posso capire solo io. Un antidoto. E mi domando come sia possibile che sempre e comunque il mondo abbia un bisogno urgente e insanabile di Jovanotti. A tutti i livelli. Anche ai concerti delle band italiane indie più compromesse. Di quella forma di simpatia. Che possa immaginare di metter piede in una grande chiesa che passa da Che Guevara a Madre Teresa di Calcutta. Che creda davvero che Che Guevara e Madre Teresa di Calcutta siano orizzontali, assimilabili. Ma per chi ci prende questa gente? Davvero ritengono che si possano rivalutare le canzoni degli 883? Gandhi, San Patrignano, tutti con in mano birra e camogli noi senza fidanzate troie né mogli noi? Mi dispiace, ma non è tutto uguale. Rivendico la necessità delle differenze, dei solchi invalicabili. Del mancato evvabbè concesso per una briciola di successo ottenuto di riflesso o per pietà. Del rifiuto dell’allegria conquistata al sottocosto Lidl, quella che un giorno, mentre ci ricordiamo vagamente degli Husker Du e del fatto che la rivoluzione comincia ogni giorno, davanti allo specchio, ci coglie impreparati e con un sorriso da gibbone. Proprio davanti a quello specchio. E allora, piuttosto, Penso Negativo.

Maurizio Blatto

Playlist

(cose che mi sono piaciute)

 

 

Dischi

 

Moin Ep (Blackest Ever Black)

I Raime che si fanno Slint. Tremate, il post rock sta tornando.

moin_ep

 

 

 

 

 

AA VV Scared To Get Happy (a story of indie-pop 1980-1989) (Cherry Red)

Il box definitivo dell’indie rock inglese. La Bibbia del me ne sto in casa con i miei dischi e che bello fuori piove. Unico difetto: il sistema, diabolico, con cui sono stati sistemati i 5 cd. Una specie di argano in plastica che, ovviamente, ho già spaccato.

scared_to_get_happy_1373627147

 

 

 

 

 

Death In June But, What Ends When The Symbols Shatter? (NER, 1992)

A distanza di anni, un disco impressionante.

Symbols

 

 

 

 

 

I Camillas Costa Brava (Wallace +)

Geniali e commoventi. Giovane donna sono i Velvet e La canzone del mare è Battisti. Serve altro?

I-CAMILLAS-Costa-Brava-COPERTINA

 

 

 

 

 

David Kilgour Frozen Orange (Merge, 2004)

Disco dimenticato del leader dei Clean, registrato con membri dei Lambchop. Dunedin & Nashville. Basterebbe da sola Gold In Sound, delizia pop assoluta.

kilgour

 

 

 

 

 

Saluti da Saturno Dancing Polonia (Goodfellas)

Visto anche dal vivo, è quasi fiabesco. Cantautorato fiabesco.

saluti-da-saturno-musica-streaming-dancing-polonia1-e1378477156696

 

 

 

 

Eleanor Friedberger Echo Or Encore (Merge)

Il disco (Personal Record)  vale nel suo intero, ma questa è una delle canzoni dell’anno. E allora, Eleanor Put Your Boots On.

eleanor

 

 

 

 

 

I Cani Glamour (42 records).

Un grandissimo, lui. Pop e sguardo interno doloroso.

Roma città, è aperta.

i cani

 

 

 

 

 

Libri

 

Emmanuel Carrère Vite che non sono la mia (Einaudi)

Dopo Limonov, un’ossessione. Uno dei più bei libri mai scritti sulla morte.

emmanuel_carrere_vite_che_non_sono_la_mia
 

 

 

 

 

 

 

Emmanuel Carrère L’avversario (Adelphi)

Come dice l’Autore: “Ho pensato che scrivere questa storia non poteva essere altro che un crimine o una preghiera”.

emmanuel_carrere_lavversario

 

 

 

 

 

 

 

 

Auslander Shalom Il lamento del prepuzio (Guanda)

L’umorismo ebraico è un’arte superiore.

A Dio, ci penso io, parola di Shalom.

il-lamento-del-prepuzio1

 

 

 

 

 

 

 

 

Marcello Marchesi Il Dottor Divago (Bompiani)

Un genio. Ci sono più intuizioni qui dentro che nell’Italia degli ultimi vent’anni.

dottor-divago

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Marco Lazzarotto Il ministero della bellezza (Indiana)

Sorriso che si fa storto mentre ti accorgi che è quasi vero. Molto possibile. Tragicamente probabile. Un Orwell sabaudo.

ministero_della_bellezza

 

 

 

 

 

 

 

 

Altro

 

Anghiari (AR)

Luogo incantevole con una vita culturale straordinaria. Dalla Libera Università dell’Autobiografia a Sei Pezzi Facili.

anghiari

 

 

 

 

Radiazioni Cult

Ogni venerdì dalle 22,00 sulle frequenze di radio Ciccio Riccio.

www.ciccioriccio.it

Live, interviste e programmazione eccellente.

radiazioni_newlogo
 

 

 

 

 

 

 

Quando a Django gli giran le palle e fa una strage in Django Unchained di Tarantino.

django-unchained-john-whoooo

 

 

 

 

Mea culpa (cose che ho sbagliato)

 

Baustelle Fantasma (Warner). Non capito o quasi snobbato appena uscito, mi è esploso in ritardo. Un disco, soprattutto, di grandissime canzoni.

untitled

 

 

 

 

Cosmo Disordine (42 records). Gli ho dato 7 su Rumore, ma mezzo voto in più, almeno, lo meritava. Soprattutto dopo averlo visto dal vivo, con le ballerine e la versione acustica di Esistere.

cosmo-disordine

 

 

 

 

 

 

 

 


Privè manifesto

Postato il

mauri moz

 

fotografia di Davide De Martis

FuoriLuogo festival San Damiano d’Asti, giugno 2013

davidedemartis.tumblr.com

 

Rumore è il nuovo Rumore

e ha un sito

http://rumoremag.com

ma è soprattutto una rivista di carta.

E le cose che si toccano sono quasi sempre le più belle.

Quindi, ehm, compratelo.

Ma, nel suo vestito nuovo ha perso i Privè.

In forma ancora più autoreferenziale e slegata

(è un Privè, no?), il mio ritorna qui.


Andrea Fiumefreddo

Postato il

Riofrio

-vinile o cd?

 Per una questione anagrafica e di pigrizia, cd.

-primo disco comprato

 Rabbrividisco al solo pensiero: temo che fosse una cassetta di These Days dei Bon Jovi

o un cd di Made in Heaven dei Queen!

In entrambi i casi qualcosa di veramente terribile.

 Invece il primo cd comprato da Backdoor è stato Blank Generation di Richard Hell and The Voidoids.

These+Days+Bon+Jovi 20120908223945!Blankgeneration

 

 

 

-ultimo disco comprato

Human League Dare!

az_8422_Dare_The Human League

-il disco che hai cercato per più tempo

 The Feelies The Good Earth

thefeelies1

-il disco che ti rende più orgoglioso

Crashing Through, il box set dei Beat Happening

Beat+Happening+-+Crashing+Through+-+BOX+SET-334886

-il disco più bello comprato da Backdoor

Tanti. Forse Colossal Youth degli Young Marble Giants.

Young Marble Giants-Colossal Youth

-il disco più brutto comprato da Backdoor

Non saprei. Magari ho acquistato degli album che non sono nelle mie corde, ma sempre in maniera consapevole.

-come è ordinata la tua collezione?

 Nessun ordine alfabetico, tendo semplicemente a dividere i digipak dai jewel case.

Parafrasando il “professor” Scoglio la mia collezione è ordinata “ad minchiam”.

ScoglioFranco216

-i “tuoi” cinque dischi

 The Raincoats Odyshape

Felt The Strange Idols Pattern and Other Short Stories

Galaxie 500 On Fire

Pixies Doolittle

R.E.M. Automatic for the People

raincoats odyshapefeltyonfire

 

 

 

 

doolittleautomatic-for-the-people-by-rem

 

 

 

 

 

-il “tuo” disco cult

I Don’t See You as a Dead Girl delle Tibi Lubin e Unisex dei Blueboy.

Due perle scoperte grazie a Backdoor.

tibi lubinBlueboy - Unisex F+

 

 

 

 

 

 

-il tuo “guilty pleasure” (la tua passione musicale –gruppo, band o genere- inconfessabile)

 In questo periodo sto riascoltato con malcelato piacere i primi dischi degli U2.

U2+-+Boy+-+DOUBLE+CD-438242

Inoltre amo alla follia le band femminili nate dalle ceneri del punk (Marine Girls, Dolly Mixture, etc…) o  semplicemente  alternative (Lois, Breeders, Tender Trap, etc…).  Ma questo non è un guilty pleasure di cui vergognarsi!

 

the_marine_girls_large_1274364042_crop_550x518

 

 

 

 

 

 

 

 

Lois_by-Tae-Won-Yu-1024x672

 

 

 

 

 

-cinque canzoni “tue”

Big Star Take Care

Scott Walker 30 Century Man

Neil Young Barstool Blues

Love Alone Again or

Massimo Volume Stagioni

Scott+Walker

-qualche concerto memorabile

I Perturbazione visti ad Avigliana nel 2011, naturalmente in compagnia degli amici di Backdoor.

Paolo Spaccamonti, accompagnato da Marco Piccirillo al contrabasso.

Penso fosse il 2008, la location il Basaglia.

-un concerto drammatico

Inizio anni 2000: Madaski apre il concerto dei Sonic Youth alla Pellerina.

Come Mourinho mi sto ancora domandando “porqué?”

-la tua squadra di calcio e una canzone che la rappresenti

 Il Toro. Big Star Try Again.

E’ davvero dura essere un tifoso del Toro.

I Big Star sono stati una band maledettamente sfortunata.

Il Toro è sfigato per antonomasia. In pratica il connubio perfetto!

torino_calcio220bigstar2540b

 

 

 

 

 

-promuovi una tua iniziativa (o qualcosa che ti piace)

Mi unisco all’appello lanciato da Nando: più dischi e libri per tutti!

recordsbooks








Offlaga Disco Pax

Postato il

dal sito degli Offlaga Disco Pax:

odp-sabonis-2003-colori

Il concerto del decennale degli Offlaga Disco Pax a TORINO il 4 Luglio 2013, ecco il programma e gli ospiti

Eccolo qui il nostro tour estivo che riparte alla veloce pieno di appuntamenti importanti. Il primo di questi è a TORINO giovedì 4 Luglio, dove riproporremo in salsa sabauda “Era la prima volta…” dopo la bellissima giornata al Calamita di Cavriago (RE) del 21 Aprile scorso. Abbiamo deciso infatti di riproporre il nostro concerto dedicato al decennale dall’esordio ufficiale del gruppo anche a Torino e Roma, così da permettere a chi non ha potuto raggiungerci al Calamita di poter tentare una seconda opportunità in luoghi più prossimi. La filosofia della giornata torinese del 4 Luglio resterà dunque la stessa: gli eventi inizieranno nella primissima serata (apertura ore 18,30), suoneremo dal vivo tutti i nostri tre album in ordine inverso e troverete assieme a noi alcuni amici e ospiti particolarmente cari: Maurizio Blatto, Paolo Spaccamonti, Giorgio Pilon aka Selfimperfectionist e, udite udite, Andrea Pomini! Al banchetto oltre ai nostri vinili e cd ci saranno poi magliette, poster, adesivi e spillette autoprodotti da noialtri ODP appositamente per celebrare degnamente la ricorrenza, oltre a un mercatino di meraviglie indipendenti. “Era la prima volta…” a Torino si svolgerà nel Cortile della Farmacia, in via Giolitti n° 36 e il biglietto di ingresso sarà a 10 Euro. Questi al momento sono gli orari e gli ospiti confermati. Chi non viene, ora e sempre, è un moderato.

Programma della giornata:

18,30: Apertura porte – dj set
19,00: Maurizio Blatto (Rumoremag, Backdoor rec.) nel monologo: “Io e gli ODP”
19,30: OfflagaDiscoPax in: “Gioco di Società”
20.20: Selfimperfectionist – live
21,30: OfflagaDiscoPax in: “Bachelite”
22,30: Paolo Spaccamonti – live
23.00: OfflagaDiscoPax in: “Socialismo Tascabile”

Sul palco assieme a noi: Andrea Pomini! (i Fichissimi, Disco Drive, Love Boat rec, Rumoremag… e chi più ne ha più ne metta)

Troverete indicazioni, aggiornamenti, biografie artistiche dei nostri ospiti, prevendite, orari, suggerimenti sull’ospitalità e ogni altra cosa serva alla bisogna relativamente all’happening del 4 Luglio sia alla nostra pagina facebook ufficiale che all’evento facebook dedicatogli.