Il mondo Backdoor. Contributi sparsi tra playlist,
meraviglie annidate tra la polvere e follie condivise.
Tutto in Via Pinelli 45, Torino.
Satisfaction guaranteed: Pinelli Park
E così Backdoor è chiuso.
Quindi questa, che è una storia di ieri, direi che va benissimo per oggi.
Ieri mattina sono andato in negozio a piedi, una quarantina di minuti scarsi, per muovermi un po’ e dare un’occhiata alla città.
La decisione di chiudere la maggior parte delle attività era nell’aria, ma molti avevano già anticipato lo stop che sarebbe arrivato in serata. Fogli di saluto sulle serrande, preoccupazione e hashtag beneaugurali.
Poca gente in giro, molte mascherine, alcune buffamente “autoprodotte” con sciarpe e domopak, sguardi preoccupati (“mmm…questo ha la faccia di uno che ce l’ha…) e camminata a parentesi tonda (appena qualcuno si avvicina, tu allarghi e poi rientri).
Molta inquietudine generale.
Poi, quando ero quasi arrivato, mi sono fermato sotto i portici di Piazza Statuto, dove una volta c’era un’edicola, e ho aperto lo sguardo. Degli operai stavano lavando, forse disinfettando, le rotaie del tram, una macchina dei carabinieri controllava traffico e permessi, una signora affacciata da una finestra salutava qualcuno che forse avrebbe voluto poter incontrare di persona.
Tutti e dico tutti, che si creda in Dio, Lou Reed o Camazotz, era come se aspettassero un segnale dall’alto, per esser confortati, per capire.
E, esattamente in quel momento, un piccione mi ha cagato sul piumino.
Plaf! bella dritta sulla manica sinistra.
Il segnale dall’alto l’avevo ricevuto io. Ero stato il prescelto. E vedevo anche il mittente, un bastardo di pennuto tre metri più in alto, su una sbarra di ferro tra le arcate.
Quindi, come dire, Dio, Lou Reed o Camazotz, grazie, va bene così. Abbiamo capito.
https://www.youtube.com/watch?v=YWk1v5YSGUY
e questa è il mio vaffanculo a Camazoztz, che per chi non lo sapesse era una divinità dalle sembianze di pipistrello guatemalteco molto rilevante nella mitologia Maya. Il nome Camazotz è formato dalla parola K’iche, che significa “morte”, e Sotz, che significa “pipistrello”. Azzarderei che qualche responsabilità in tutta questa faccenda deve averla di sicuro.
Quindi state a casa e resistete.
Backdoor riaprirà, si spera presto, e i vinili torneranno a girare
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Dicono che con tutto questo stare a casa aumenteranno di sicuro le nascite.
Ovvio, quello è un ottimo passatempo (durante il famoso black out di New York, successe davvero) ed è una bella visione delle cose.
Ma mi faceva giustamente notare un amico che, viceversa, potrebbero anche aumentare le separazioni.
Non sono da escludere piccole guerre civili sugli orari delle colazioni (spegni la tv, devi proprio mettermi il giornale sulla tazza, sei diventato muto?), sull’uso dei bagni (è necessario lavarsi la testa mentre mi faccio la barba e lei usa il phon?) o sui Grandi Temi Pratici dell’Umanità (tipo, come si rifà correttamente il letto, la trigonometria applicata al riempimento della lavastoviglie, l’orario d’inizio della ristrutturazione dello sgabuzzino).
Pensateci, potrebbe accadere, anche se questa è sicuramente una visione meno bella delle cose.
E allora, nell’eterno derby eros vs thanatos oggi propongo
https://www.youtube.com/watch?v=Zski7RAPEFw
dovrebbe funzionare in entrambi i casi.
Chi è Pierre Daven-Keller?
Autocitazione, con un estratto della mia recensione sul numero di Rumore (https://rumoremag.com/) in edicola (compratelo! è un’ottima lettura anche da Isolation Times), “spiegando” di che cosa è fatto il suo disco:
“Del meglio: Bacharach, Air, Morricone e Gainsbourg. Ancora? Perché, qualcuno vorrebbe sinceramente smettere? Avete presente Double Vies, il film di Olivier Assayas? Tutti discutono di editoria, del futuro digitale, sono intelligenti, bevono bene e, inevitabilmente e con nonchalance sopraffina, trombano e poi si fumano una sigaretta guardando i boulevard. Maledetti francesi. Kino Music è la musica di quella nonchalance, che solo uno sventurato di dio potrebbe decidere di non buttarsi al collo come vello sacrale. (…) Daven-Keller, al secolo Pierre Bondu da Montmartre, con qualche disco alle spalle, ci spiega come bisognerebbe stare al mondo con l’incanto erotico di La Fiancée de l’atome, dove Helena Noguerra (attrice, voce dei Nouvelle Vague e sorella di Lio) si tramuta in Edda Dell’Orso per il suo e il nostro godimento (dal minuto 3, prego)”.
“Godetevi” la canzone e poi fate la vostra scelta.
Backdoor (per ora) è aperto. Comprate (o fatevi spedire un disco).
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https://www.youtube.com/watch?v=lmXW6YpMw84
Ogni giorno le cose cambiano. Siete tutti a casa?
Backdoor è aperto e qualcuno passa a fare scorta di dischi visto che deve rimanere in isolamento casalingo.
Il che ci commuove, i vinili come i beni di prima necessità.
Il nuovo Real Estate o Calibro 35 prima dei piselli e della pasta, tanto per dire.
Ma molti sono spaventati, ovviamente, e allora la scelta di oggi è per una ballata di conforto.
La dolce Suzanne Vega e un ritornello che dice più o meno
“Oh, tienimi come un bimbo che non vuole dormire, lascia che mi raggomitoli dentro di te e fa che ti senta per il tuo calore”
Fate le cose con giudizio, ma non sparite. Trattatevi bene.
Backdoor (per ora) è aperto. Comprate (o fatevi spedire un disco).
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https://www.youtube.com/watch?v=68cqDJvzJao
Una settimana fa, con un misto di coraggio pop e consapevole incoscienza, ero insieme ad alcuni amici al Cinema Centrale di Torino a vedere “A Hard Day’s Night” dei Beatles. Un lusso e un divertimento già passato, oggi, tra i ricordi e gli azzardi.
Rubo le parole al mio amico Carlo Bordone, che ha introdotto magistralmente la visione della pellicola, ricordando come i Beatles, in piena Beatlesmania, si sentissero braccati, in gabbia. Ed è appunto in una gabbia del treno che eseguono una grande versione di “I Should Have Known Better”.
Tutto, in questi giorni surreali e complicati, suona sinistramente familiare e profetico.
Ma tre minuti scarsi con i Beatles sono sempre un toccasana al quale non possiamo rinunciare.
Comincia qui e proseguirà con modalità (semi) random l’Antivirus di Backdoor, piccolissima area di decompressione dal clima complicato di questi giorni.
Backdoor (per ora) è aperto. Comprate (o fatevi spedire un disco). Support your local store.
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edito da BAO
Chiara ama il mare e le immersioni, ma un giorno si sente come soffocare sott’acqua. Inizia a sentire il cuore batterle sempre più forte. E ha paura. Da quel momento in poi il panico la accompagna in episodi sempre più frequenti, sempre più difficili da controllare, che mettono alla prova le sue abitudini e le sue relazioni. Finché non decide di esplorare la sua interiorità, tutte le emozioni che ha dentro di sé, quelle che la fanno stare bene e quelle che la fanno stare male. Una storia di Alessandro Baronciani nella quale è inevitabile scoprirsi emotivamente coinvolti, grazie alla capacità di generare empatia di questo autore straordinario.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. Per gli appuntamenti con maggiore affluenza, è prevista, a partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento, la distribuzione di un tagliando a persona che consente l’ingresso in sala.
1-Quentin Tarantino “C’era una volta a…Hollywood”
Buon anno e grazie a tutti i partecipanti alla ormai storica festa backdooriana del 24 dicembre, con show impareggiabile de Il Direttore.
Ecco qualche foto e, al fondo, la scheda per le Votazioni Backdoor, affrettatevi, le urne stanno per chiudere
Migliori 10 dischi del 2019:
(ci si può spingere fino a 50, volendo…)
Miglior concerto dell’anno
Miglior canzone dell’anno
Miglior ristampa dell’anno
Disko minkia
Un bel libro letto nel 2019 (anche vecchio):
Un bel film visto nel 2019 (anche vecchio):
Una bella cosa del 2019:
Ti pagano a peso d’oro e non puoi rifiutare: sei ufficialmente un nuovo membro dei Kiss. Da che cosa vuoi truccarti?
Scegli tu, non puoi esimerti:
1-Con il cantante dei Negramaro in una gara di karaoke in un pub sulla tangenziale (una qualsiasi). Da mangiare servono solo galleti amburghesi vallespluga e Sprite calda.
2-Con la Vanoni a un convegno sui benefici del botulino in un centro commerciale di Chiasso. Di fianco a te c’è Mario Giordano che telefona senza sosta.
3-con Jovanotti, in spiaggia, senza crema solare, sudato, in infradito, in mezzo a dei suoi fan che ti toccano continuamente il braccio a voler dire “è troppo forte, eh!!”.
4-a un festival gabber con Stefano Tacconi e alcuni suoi amici, e tu sei vestito con il costume di Arlecchino.
https://www.youtube.com/watch?v=3gCWOb7V-b0
E anche quest’anno è fatta.
Arrivati integri al traguardo? Salvi? Pronti?
Trattatevi bene, venite a trovarci e compratevi un disco.
Verso mezzogiorno scatterà il consueto e amatissimo party natalizio: brindisi indie rock, panettone di farro, vino assortito, delizie gastronomiche a sorpresa, i grandi malvagi della Storia firmati dal Signor Franco e, soprattutto, cornucopia di regali texani gentilmente offerti dal Direttore.
Non potete mancare, perché, come ricorderete, (You Gotta) Fight For Your Right (To Party)
https://www.youtube.com/watch?v=eBShN8qT4lk
quindi, Buon Natale a tutti
Keep On Rockin’ In The Free (Backdoor’s) World
https://www.youtube.com/watch?v=GYT8yc3bf1k